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Festival | Grand Tour – Viaggio in Italia

 

24 settembre 2013

 

h. 11.00 -13.00 | Auditorium di Scala

 

Presentazione del volume Dimenticare il Grand Tour (a cura di M. Capasso, Arte’m Editore), che raccoglie gli atti della prima edizione della manifestazione.

Insieme al curatore, interverranno Dieter Richter, Annalisa Pizzurro, Massimo Adinolfi e Giovanni La Guardia, Enrica Lisciani Petrini, Giuseppe Gargano.

Alcune classi del Liceo Marini di Amalfi saranno accompagnate dai docenti per inaugurare un progetto comune di ricerca sul viaggio e le sue metamorfosi insieme alla Fondazione Meridies e al Centro studi di cultura amalfitana. 

 

 

 

 

«Attraverso il Grand Tour si disegnava un’immagine particolare dell’Italia nel contesto europeo e internazionale. Alla luce degli attuali cambiamenti determinati da un turismo sempre più massificato, quell’immagine comunque non priva di ombre rischia di perdere la sua forza allegorica ed evocatrice, che era legata a un modo di intendere il viaggiare come un’espe- rienza talvolta rivelatoria. Proprio in questa esperienza ‘destabilizzante’ sta tutto il segreto di un viaggio inteso come percorso di formazione (Bildung) e di affinamento intellettuale, che spingeva i Grand Tourists a quella che Robert Walser non esitava a definire una «frenesia per l’Italia», una frenesia per quel «paese dove fioriscono i limoni», evocato dal canto di Mignon nel Wilhelm Meister di Goethe». 

 

[Mico Capasso, Introduzione a «Dimenticare il Grand Tour»]

«Il viaggio in Italia era dedicato al paese che Goethe cercava con l’anima; l’anima odierna – o ciò che con anima si intende – cerca il mutamento spaziale che il viaggio le offre.

La meta del viaggio moderno non è la meta dell’anima, ma semplicemente un luogo nuovo, non si ricerca tanto l’essenza determinata di un paesaggio quanto l’estraneità del suo aspetto. Da qui la predilezione per l’esotico, che ci si affanna a rintracciare perché è qualcosa di totalmente diverso, non perché lo si sarebbe immaginato come sogno».

 

[Siegfried Kracauer, 1925] 

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